Oggi mi chiedo, e vi chiedo: come vivere il presente, senza ansie per il futuro e con gratitudine per ciò che già sperimentiamo nella nostra vita? Come essere grati in modo particolare nella dimensione affettiva, mentre siamo ancora in attesa di trovare un lui o una lei che ci corrisponda e per il quale donare la nostra vita?
Parto da un dato concreto: ero su Facebook questa domenica pomeriggio e ho visto un post di “Jason and Crystalina Evert”. Se come me masticate un po’ di inglese e vi piace la tematica dell’amore vero, vi consiglio di spulciare il loro sito: https://chastity.com/. Oggi la sua pagina mi ha invitata a leggere alcuni articoli nei quali si affronta il tema dell’amore come vocazione; ecco due paragrafi che mi hanno colpita in modo particolare:

Paura di rimanere indietro

1) https://chastity.com/2017/07/s-o-s-sick-singleness/

I personally struggle with Fear-Of-Missing-Out in many areas of life. If something fun is happening, I want to be a part of it. FOMO (as many call it) can be one of the hardest parts of single life. Some of my unmarried friends express how hard it is to see engagement posts, attend weddings or get excited for baby showers when they feel like they are personally missing out on these joys. The irony is, that letting the temptation of bitterness creep up in the form of FOMO, you will actually miss out on something else—namely, the gratitude, joy and opportunities that are present right now.

Traduco a braccio: “Combatto personalmente con la paura-di-esser-tagliati-fuori (FOMO) in diverse aree della mia vita. Se accade qualcosa di divertente, voglio parteciparvi. La FOMO può diventare una delle parti più dure della vita da single. Alcune mie amiche/amici non sposati mi dicono quanto è dura vedere post su fidanzamenti, partecipare a matrimoni o entusiarmarsi per i bagnetti dei bambini mentre sentono che a loro personalmente mancano queste gioie. L’ironia è che se lasciamo entrare in noi la tentazione dell’amarezza nella forma della FOMO, ci perderemo sicuramente qualcos’altro che sta nel presente: la gratitudine, la gioia e le occasioni che sono di fronte a noi proprio adesso.

La vocazione: cosa sono chiamato a fare oggi?!

Le gioie e i dolori di internet e della nostra società: essere più connessi porta più informazione, che si può amplificare nella gioia virale o nella spirale dell’amarezza. Quanto basiamo la nostra vita sul paragone di cosa fanno gli altri?

Anche i farisei, nel Vangelo di oggi (V domenica di Quaresima), erano più preoccupati di parlar male di un’altra persona, che di fare del bene. Da qui nasce la tristezza e il pettegolezzo, dal non pensare a cosa posso fare io per rendere questo posto un mondo migliore, con la grazia di Dio.

L’amore è adesso

2) https://chastity.com/2015/09/the-vocation-fixation-what-does-god-want/

Realize you aren’t waiting for your life to start: God is already writing your story. Your love story doesn’t begin when you discover the religious order or human spouse you will marry. Your love story is happening right now! God wants to actively and passionately move and work in your life in this very moment! When you become comfortable in your faith, that is when God is calling you to move forward. The journey is just as important as the destination.

“Renditi conto che non devi aspettare che la tua vita inizi: Dio sta già scrivendo la tua storia. La tua storia d’amore non inizia quando trovi il tuo ordine religioso o il fidanzato o la fidanzata che sposerai per la vita: la tua storia d’amore si sta svolgendo proprio adesso! Dio vuole che ti mobiliti e ti dai da fare nella tua vita, attivamente e con passione, proprio in questo istante! Quando ti troverai a tuo agio con la tua vita di fede ordinaria, sarà allora che Dio ti chiamerà a fare un passo avanti. Il viaggio è importante quanto la destinazione.”

Un presente scomodo

In inglese la parola “present” indica sia il presente che il dono; dal latino prae-sum, essere davanti. Ciò che la vita ci propone ogni giorno sappiamo per fede che è un dono, perché ricolmo della… pre-senza di Dio. Questo presente così poco poetico, fatto delle fatiche e delle rogne quotidiane, così terra terra…dove Gesù può scrivere, col dito, per terra (Gv 8,1-11). Lui è l’unico che rimane fino alla finesegno di un amore che non abbandona mai. Lui che era l’unico a poter vantare quel diritto di scagliare la pietra, perché senza peccato, non lo fa: rimasto solo con la donna… la perdona.

Perché i nostri pensieri non sono i suoi pensieri; solo Lui ci guarda fino in fondo, nelle pieghe polverose della nostra anima, e non è allergico agli acari! Come la storia di questa donna, amata da Dio, così è anche la nostra storia: è nel presente che incontriamo la misericordia di Dio, è nel presente che Dio scrive la sua storia d’amore con noi, lui che è Amore; questo presente a volte così gioioso, a volte così brullo. Un presente impastato di terra, e di perdono.

La vostra sorella “Si naturale”

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