Iniziamo questo cammino quaresimale seguendo i passi di Gesù, che dal deserto, luogo intimo dell’incontro col Padre, ci condurrà fino a Gerusalemme, luogo del dono della Sua vita nell’Eucaristia, Pane di vita, nella sua Passione, morte e risurrezione. Vedremo come il suo passeggiare tra le strade polverose del medio oriente sarà un cammino di Misericordia, beneficando il mondo e portando tra gli uomini il Regno di Dio.

Questo cammino inizia nel deserto, “spinto” dallo Spirito Santo. Anche noi siamo chiamati a seguire Gesù lontano dal chiasso del mondo, per ascoltare ciò che lo Spirito Santo vuole sussurrare all’orecchio del nostro cuore. Leggiamo il testo (Lc4,1-13):

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

“Non di solo pane”

Mi soffermerò ogni volta solo su un particolare. Oggi il mio sguardo cade su un dettaglio, che è la risposta di Gesù: “Non di solo pane”.

“Di’ che queste pietre diventino pane”, insinua il diavolo nel deserto. Cioè: nutriti di ciò che non è fatto per saziare, fai indigestione di materiale non commestibile. E ancora: plasma la natura a tuo piacimento, usa i tuoi poteri per i tuoi bisogni viscerali, viola ciò che ti è stato dato dal Padre affinché diventi ciò che vuoi tu. Di’ alle cose: “Sia fatta la MIA volontà”.

Quante relazioni nella nostra vita rischiano questa dinamica? Quanti ambienti di lavoro, familiari, sociali subiscono il pericolo di essere plasmati a nostra immagine e somiglianza, in cui noi agiamo spadroneggiando, facendo il bello e il cattivo tempo?

Una Parola per te

Alcune frasi bibliche ci salvaguardano da questo pericolo:
“Non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge” (1Pt5,3).
“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt4,4).
“Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!” (Gv6,35).

“Io sono il Pane”… Gesù, la sua Parola, il suo Corpo, ci nutrono nel cammino della vita. “Io sono”: è il nome di Dio, che Gesù rivolge a se stesso, facendosi dono per ciascuno di noi.

Lasciamo risuonare queste parole nel cuore perché ci guidino un giorno alla volta, sui passi di Gesù.

Buon cammino
Emanuela

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