È come tradurre un testo… a volte la nostra vita somiglia a una traduzione continua tra i significati del Vangelo e il senso della nostra vita che il Vangelo intercetta.

Un senso da collegare

Leggere. Rileggere. Scrivere.
Le nostre vite assomigliano a un romanzo in bianco, a un diario scritto giorno dopo giorno con i nostri desideri, le speranze, le contingenze, gli imprevisti, i nostri respiri. Scriviamo la vita respirando, scriviamo la vita vivendo.
Capire. Trovare il senso. Collegare.
Un capitolo all’altro, un paragrafo al successivo. Come una traduzione da una lingua sconosciuta, alcune frasi restano lì, intraducibili nella nostra vita, indeclinabili, riportate nella lingua originale. E a volte l’originale è meglio, perché più denso di significato: come logos.

Il logos

Logos è una parola greca che significa tante cose: principalmente parola, discorso intorno a-, studio.
Etimo-logia, studio dei significati; nefro-logia, studio dei reni; metodo-logia, studio dei metodi.
La logica è anche una parte della filosofia che studia il funzionamento del pensiero, le sue connessioni più o meno causali, i vari modi di pensare. “È logico!”: è tutto chiaro, disteso, dipanato… mentre invece la vita somiglia a una matassa di lana scompigliata dagli artigli di un gatto birichino.

Etimologia, il significato delle parole

Sono appassionata di etimologia fin da piccola: le parole non servono per dare fiato alla bocca, ma significano qualcosa, e il significato vero non sempre è l’ultimo arrivato, ma a volte va ricercato nelle origini di quella parola…
E allora cerchiamo logos nel dizionario greco-italiano: 1) parola, affermazione, asserzione, proverbio, comando, ordine, promessa, pretesto, notizia, fama, racconto, narrazione, soggetto, argomento di discorso, conversazione colloquio, discussione filosofica. Il neofita del greco già qui trema di fronte alla molteplicità dei significati possibili (ed è solo il primo). Andiamo al n. 2): ragione, causa, intelligenza, giudizio, regola, ragione delle cose, motivo, legge, spiegazione, valutazione, pensiero, relazione, corrispondenza, proporzione, analogia.
Quanta roba! E pensare che il Vangelo di Giovanni inizia con: “In principio era il Logos” (tradotto in latino con verbum – qui il link alla Nova Vulgata -, da cui il nostro italiano “in principio era il Verbo”). Il Logos è Gesù: egli è Parola di Dio, promessa, ragione delle cose, intelligenza, giudizio, motivo, legge, relazione, corrispondenza tra il desiderio di amore infinito che è nel nostro cuore e la realtà.
Come tradurre in una versione una parola così densa e pregna di significati? Qual è quello giusto?

Contestualizzare il testo

Facciamo la conta “ambarabà ciccì coccò”? Con la sola mente non si arriva a poter decidere quale sia quello adatto (l’aspirante grecista di 14 anni lo sa), e allora gli insegnanti di greco ci insegnano che si comprende dal contesto: è la traduzione “a senso”. Leggendo il senso generale della versione, dopo aver ricostruito in modo accurato e rigido i nessi logici della grammatica, occorre anche capire di cosa stia parlando l’autore, quale sia il genere letterario, lo stile. Prima la struttura, poi i significati, che si vedono dal contesto. La traduzione non è affare di dieci righe estrapolate da un contesto e poste in un asettico laboratorio di traduzione, ma bisogna avere una competenza di gran lunga superiore, come un impegno di vita. Tale competenza comprende il lavoro lungo e faticoso di esplorare, navigare e spaziare
nella mente, nel cuore e nell’epoca storica dell’autore (o Autore?), per capire quello che possiamo, sentire quello che lui sentiva e cercare di tradurre nella nostra lingua per noi e per gli altri che potrebbero giovarne.

Il senso nella vita che scorre

A senso, significa che ormai “lo senti a naso”, come una melodia che “suona bene”. Di “sensi” e traduzioni possibili ce ne sono fin troppi (solo quelle di logos sono più di trenta); si tratta di trovare quella giusta, quella che più si adatta al contesto, alle altre parole che stanno intorno; a quali parole dare maggior peso nella vita e quali ignorare con una traduzione più libera, quali ci fa bene sottolineare, e quali sono accidenti di percorso, articoli grammaticali, ridondanze che in italiano risultano pesanti. Affinché la frase – e la vita – possa scorrere, sia leggibile, fruibile, godibile. Restando fedeli alla logica grammaticale, fedeli all’Autore, fedeli al senso.

Vostra sorella “Si naturale”

Link alla rubrica di riflessioni: https://www.legraindeble.it/categorie/riflessioni/

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