I Domenica di Quaresima
Commento al Vangelo a cura di Emanuele e Marianna di Un corpo mi hai dato.
Oooh là. Ci siamo!
Una bella prova di forza di Gesù!
40 giorni nel deserto, senza mangiare né bere. Che uomo!
E poi arriva perfino il Diavolo che lo tenta…e lui resiste! Altro che gli “Avengers”, qui sì che c’è uno tosto!
Ecco che di fronte alla lettura superficiale di un Gesù con i muscoli…compiamo due errori giganteschi.
1. Allontaniamo ancora di più Gesù dalla nostra realtà. Lui ha digiunato nel deserto 40 giorni…io, figurati! Non ci provo nemmeno, ho già perso! Eh oh, Lui è Gesù, il Figlio di Dio.
2. Copriamo una paura folle che abbiamo tutti: la paura del deserto. Ci concentriamo su Gesù che riesce in questa “impresa”, lo vediamo come un personaggio ideale, lo teniamo fumettato dentro una teca…perdendo il focus.
Cari amici, di questo Vangelo possiamo fare davvero tantissimi commenti, trovare miliardi di sfumature, esprimere un’infinità di verità che possono, tutte insieme, aiutare davvero tanto il nostro cammino di fede.
Noi, oggi, vorremmo soffermarci su un luogo.
Il deserto.
La lotta tra Gesù e il Demonio fa da protagonista, ci colpisce lo scambio che hanno, le battute che si scambiano.
Ci sono catechesi stupende riguardo al perché il Diavolo tenta Gesù proprio su quei 3 punti.
E sul perché Gesù risponde proprio così.
Davvero, questo brano è un pozzo e c’è tanta gente che ha trovato un’acqua vivissima in questo pozzo per dar da bere a molti!
Quello che noi rischiamo di perderci è il luogo dove avviene questa lotta.
Perché non è a caso.
Ed è pure la prima cosa che viene scritta nel brano.
“In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.”
Gesù viene condotto là, dallo Spirito Santo.
Il deserto ci fa molta paura, il silenzio di Dio ci terrorizza, diventa causa di molta della nostra rabbia.
Quando c’è aridità, siccità, povertà nella nostra vita…vorremmo darcela a gambe. Cerchiamo miliardi di soluzioni, compensi, alternative per fare in modo di uscire da quel tunnel.
Ho una crisi nel mio matrimonio?
Esco.
Vedo amici.
Sto di più a lavoro.
Mi invento impegni.
Evado, per non stare a casa.
Ho una crisi nel mio lavoro?
Mi chiudo con i colleghi.
Metto in campo negligenza.
Pausa caffè ogni ora.
WhatsAppo mentre sono in riunione nel mio reparto.
Penso a quando timbro l’uscita per andare al calcetto.
Ho una crisi nel mio studio?
Oggi studio in camera, domani provo in sala, dopodomani vado in biblioteca.
Chiamo il mio amico a studiare con me…e chiacchieriamo.
Sto in fondo all’aula, e mi perdo su Instragram.
Volete fare altri esempi?
Sappiamo che ne avreste a bomba. Fateli pure, il risultato non cambia.
Davvero crediamo che il deserto sia quel posto con tanta sabbia e qualche cammello?
Pensiamo davvero che il Diavolo abbia tentato Gesù in una favoletta?
Davvero crediamo che la lotta l’abbia fatta Cristo per dare spettacolo, una volta per tutti?
Il deserto è lì che ti attende in quella crisi.
È il luogo che ti sveglia 2 giorni su 3.
Il deserto è quel vuoto che hai dentro e che non sai come riempire.
Il Diavolo ti fiata sul collo alla tua scrivania, mentre hai di fronte tua moglie e non sai più cosa dirle, quando ti mancano 2 giorni all’esame fulcro dell’anno accademico…e ti fa “ehi ehi! Sono qua!” dallo schermino di Netflix.
E allora…perché diamine c’è questo deserto? Ne farei anche a meno!
Eppure, è lo Spirito che conduce Gesù là.
E lo Spirito mica è scemo.
Non avrà mica un buon motivo per trascinarmi là?
Vorrà mica spronarmi a vincere sta battaglia maledetta?
Non vorrà mica mostrarmi finalmente la Luce?
Gesù ha acconsentito, è andato là, non si è sottratto.
E ha fatto l’incontro più importante della sua vita.
Quello con il Padre.
Si è potuto riconoscere Figlio, sentire amato!
Si è liberato da ogni catena!
Là sta la tua occasione!
In quel deserto che ogni giorno fuggi!
Gesù è là che ti aspetta, in questa Quaresima!
Oggi ti chiama là!
Lui vuole vincere in te, per te, con te!
Dove sei, tu?
Buona Quaresima a tutti!
Emanuele e Marianna Davoli
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