Si narra che San Francesco rimanesse incantato dalla parola Padre, tanto da non riuscire ad andare avanti quando fece una sfida con un confratello, sfida consistente nel recitare più “Padre nostro” dell’altra persona. E San Francesco la perse, estasiato per tutta la notte dalla sola parola “Padre”.
Padre, una parola misteriosa da attribuire a Dio, che è Signore, è onnipotente, è onnisciente, un Dio di gloria, ma anche padre tenero e premuroso, che ha cura delle pecore deboli e delle forti, Padre dal cuore materno le cui viscere si commuovono per i suoi figli in difficoltà, che va in cerca di tutti per riportare tutti al Suo immenso amore al quale tutti aneliamo. Padre perché l’anima nostra è infusa da Dio al momento del nostro concepimento, il nostro cuore è fatto per Lui!, Padre perché siamo innestati nel Suo Figlio con il Battesimo, e i suoi doni sono irrevocabili!
Padre… affido nelle tue mani la mia vita, sei tu la mia salvezza, e il sacrificio che tu gradisci è la lode del tuo immenso amore. Sei tu che mi doni tutto ciò che ho ed io ti ringrazio e ti benedico. Sei tu la mia speranza, la mia pace: scrutami perché il mio amore sia sempre più puro e possa amare veramente con tutto il cuore.
Vostra sorella “Si naturale”