Nella scorsa puntata abbiamo visto come entrare nella preghiera, attraverso il silenzio esteriore ed interiore. Ora prendiamo in considerazione due immagini che rappresentano due diversi modi di pregare altrettanto importanti: la preghiera come nutrimento e la preghiera come respiro. Entrambe seguono un proprio ritmo, il ritmo dei pasti a cadenze regolari e il ritmo dell’inspirazione e dell’espirazione per consentire la vita in ogni istante. Ambedue sono aspetti fondamentali della preghiera: si può forse mangiare soltanto e non respirare? Oppure, si può respirare soltanto, senza mangiare?
Come la vita del corpo ha bisogno sia del cibo per sostenersi sia del respiro per vivere, altrettanto è per la preghiera: occorre nutrirla in determinati momenti, con regolarità e sostanza, ma occorre anche che si faccia respiro e ci accompagni in ogni momento della giornata, altrimenti restiamo soffocati. Rileggiamo gli appunti di questi preziosi ritiri per entrare meglio nella metafora del nutrimento e del respiro.
Preghiera nutrimento
La preghiera è cibo sostanzioso, costituito da alimenti vari, differenziato a seconda del momento della giornata (un conto è la colazione, un conto il pranzo e la cena). La preghiera è nutrimento quando ci si danno delle regole, un orario, una costanza nel tempo a cui essere fedeli, si imbandisce la tavola, si sceglie quale cibo preparare. La preghiera è nutrimento quando mangiamo in modo ordinato, quando non mangiamo cibo spazzatura, e soprattutto il cibo non possiamo produrlo noi stessi, ma lo accogliamo dalla Liturgia della Chiesa: è l’Eucaristia, la Liturgia delle Ore che fa entrare la preghiera nel ritmo del tempo.
La liturgia ci fa nutrire di Parola, affinché impariamo a rispondere a Dio, impariamo a pensare e sentire e vedere come Lui. La liturgia ci fa pregare con e per l’umanità, ci fa sentire la solidarietà con gli uomini del nostro tempo; ci fa pregare con coloro che sono già nella comunione dei santi. Nella liturgia possiamo lasciarci condurre e cullare dalla preghiera degli altri, che pregano in comunione con noi e con tutta la Chiesa. La liturgia è bella, affascinante, ma a volte faticosa. Non tiene conto dei nostri sentimenti individuali, ci fa uscire da noi stessi ed entrare in una dimensione più grande di noi: questo mistero ci trascende e ci fa vedere orizzonti più ampi.
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Preghiera respiro
È la possibilità di pregare sempre, di disseminare di preghiera la nostra giornata, di far pregare la vita, perché la vita diventi preghiera. Possiamo pregare – così come respirare – ovunque. Aspettiamo l’autobus? Siamo in fila per la cassa del supermercato o alle poste? Stiamo andando a lavoro? Non smettiamo certo di “respirare”! La preghiera respiro fa scendere il rapporto con Dio dalla mente al cuore. Il modo più semplice è prendere una frase o una parola dai salmi o dal Vangelo (magari quelli pregati nella Liturgia) e ripeterla silenziosamente, come un respiro.
Sono davanti a un malato: “Signore, consola!”. Sono sereno o nella gioia “Ti benedico Padre, Signore del cielo e della terra…”; sono nella confusione e nella paura: “Il Signore è il mio pastore…”. Un monaco dice: “Bisogna cogliere una Parola e nascondersi in quella Parola. Tu trattieni una Parola e la Parola trattiene te e custodisce il tuo cuore.”
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Alcune domande
Ed io, cosa devo migliorare in questo periodo? Sto “mangiando”? Mi lascio nutrire dalla Parola di Dio? Mi inserisco nella preghiera della Chiesa universale? Ho dei ritmi regolari o mi nutro in modo disordinato? O forse “mi manca il respiro”. Magari prego con la Parola di Dio, ma non lascio che scenda nel mio cuore, non lascio che mi incontri in profondità e sia presente a me stessa.
Sono consapevole che il Signore è presente sempre durante la mia vita, e non solo quando vado a Messa? Egli aspetta che io Gli rivolga il mio sguardo e il mio pensiero… Lui mi guarda anche quando non me ne accorgo: mi guarda prima che io lo guardi, mi ama per primo. Aiutaci, Signore ad entrare nella preghiera, perché possa essere per noi cibo sostanzioso, nutriente di Vita, e respiro che allarga i polmoni dell’anima.
Buona preghiera
Vostra sorella “Si naturale”