“Ce l’hai un minuto per me?”. Forse abbiamo sentito questa frase: è la frase di un amico che ci ha a cuore e che ha bisogno di noi.
E c’è qualcosa di strano in questo Vangelo (Lc 10,38-42). C’è una donna, di nome Marta, che si prende la briga di ospitare Gesù, gli fa trovare tutto pronto, rassetta casa, prepara da mangiare e dove dormire. Immagino anche che avrà dovuto ospitare anche gli apostoli, e ogni donna di casa sa quanto sia stressante cucinare per più di 10 persone. Soprattutto uomini, stanchi e magari anche affamati… E c’è una sorella, di nome Maria, che abbandona i servizi di casa, si mette bella comoda, seduta ai piedi di Gesù. E ascolta.
Marta rimprovera Gesù, come è comprensibile, come anche noi a volte ci lamentiamo con Gesù dei nostri fratelli. “Lui non fa questo, lei non fa quest’altro, e perché lei è fatta così, e questo non si faceva in questo modo”. E a quel punto è Gesù che rimprovera Marta; o meglio, le parla col cuore leggendo dentro al cuore di lei come solo il Signore sa fare, perché il Suo sguardo legge dentro gli abissi più reconditi della nostra anima.
“Marta (mettiamo al posto di Marta il nostro nome), tu ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno”. Scusate, sarà il caldo, ma a me ora viene in mente la musichetta anni ’80 della famosa cedrata. “Quante cose al mondo vuoi fare, costruire, inventare… ma trova un minuto per me!”
“Un minuto per me”/ “Maria ha scelto la parte migliore”. Ha scelto di dedicarsi totalmente a Gesù e ad ascoltarlo. Questo non significa doverci rinchiudere in un monastero e farci tutti monaci o monache: significa, nella vita concreta che sto vivendo, mettere al centro del mio cuore lo sguardo di Gesù.
Diceva Rahner: “Il cristiano del terzo millennio o sarà un mistico o non sarà”. Quello che vedo intorno a me, il mio tempo di riposo, il mio tempo di divertimento, la mia cena, il paesaggio, le difficoltà, le gioie, i dolori, le fatiche di ogni giorno… o le viviamo nel suo sguardo, oppure siamo “distolti” come Marta dai “molti servizi”. Le cose da fare diventano “cose”, staccate dalla nostra vita, impegni gravosi da portare a termine. E rischiamo di non vedere che anche in quella vita che facciamo, c’è Lui accanto a noi.
“E tu, ce l’hai un minuto per Me?”
Buone Vacanze!
Emanuela (Si naturale)
Il link al commento del Vangelo di domenica scorsa: https://www.legraindeble.it/amore-essenza-della-trinita/