Era una sera come tante di qualche giorno fa, alla tv non vi era nulla di particolarmente interessante, così – come mia insana abitudine – iniziai a scorrere sulla timeline di Facebook e mi imbattei in una cosa strana, direi atipica, nonostante la mia esperienza di fede, su un profilo quello di Suor Maria Romano vi era un piccolo ostensorio a distanza ravvicinata. Erano gli adoratori 3.0.

Ne avevo viste e vissute tante di “Adorazione Eucaristiche”, alcune a volte molto solenni e pompose, ma qui invece Gesù era “ a distanza ravvicinata” come fosse a due passi, anzi ad un passo da me e questo non poté non suscitare la mia curiosità, mi fermai per qualche tempo, non molto, sono sincero, affidai a Gesù le mie preoccupazioni e via, andai avanti.

Ma lì Gesù mi fece lo scherzetto, sbadatamente o provvidenzialmente avviai un “video party”. Il giorno dopo mi svegliai e sul mio WhatsApp ricevetti un messaggio di “grazie” e non ne comprendevo il motivo, chiesi al mio amico e lui mi disse: per l’Adorazione dell’altra sera, da quel momento compresi che ero “entrato” in qualcosa di più grande di me e poi quell’immagine di Gesù – così piccolo, così vicino – non cessava di frullarmi per la testa, ne avevo quasi nostalgia.

Così scrissi a Suor Maria e da lì siamo rimasti in contatto ed ora ho la gioia di potergli fare questa piccola intervista.

P: Ciao Suor Maria, prima di tutto un grande “grazie” per questa tua Adorazione eucaristica notturna e della possibilità di questa intervista, la prima domanda, quasi scontata, come è nata questa esperienza e da cosa è nata?

Sr. Maria: Carissimo Paride, è una gioia per me poter condividere con te questo breve scambio virtuale. L’Adorazione eucaristica a cui ti riferisci è un dono che il Cielo ha fatto prima di tutto a me! Quindi prendo il tuo grazie, lo unisco al mio e lo presento tutto a Dio.

La sera dell’8 marzo, infatti, stavo facendo la mia solita adorazione “notturna” ma il mio cuore era molto sofferente perché pensava a tutte le persone che avevano chiesto aiuto e preghiera. Inoltre, il brutto virus era già in circolazione e le Sante Messe avevano ottenuto restrizioni. Con tutta questa tristezza nel cuore parlavo con Gesù e Gli raccontavo tutto il mio sconforto e Gli chiedevo di indicarmi come poter fare per aiutare tutti i miei fratelli. Così, dopo aver pubblicato una foto di Gesù esposto, con il desiderio di portare conforto ad ogni cuore, mi resi conto che in tanti erano online su Facebook, anche loro pieni di paure e preoccupazioni! Decisi, dunque, di condividere il mio unico tesoro con tutti e, ripetendo a me stessa le parole di Pietro allo storpio: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno…» (Atti 3,6) e forte dell’incoraggiamento di Papa Francesco: «Meglio una chiesa incidentata che una Chiesa chiusa», scrissi che, chi avesse voluto, avrebbe potuto fare adorazione in quel momento poiché avrei attivato la diretta! La gioia e la partecipazione già dalla prima sera fu tanta!

Compresi che era quello il progetto di Dio per aiutarmi ad essere sostegno per i miei fratelli: nacque così l’hashtag Adoratori 3.0.

Dal 9 marzo fino al sabato prima dell’inizio della settimana santa, tutte le sere, esclusi i giorni dedicati alle preghiere stabilite dalla CEI, come il rosario del mercoledì, ho attivato la diretta Facebook con Gesù Esposto, rendendola un appuntamento costante di “adorazione eucaristica notturna animata” e desiderando e pregando che molti cuori potessero incontrare, ristorarsi e sentirsi abbracciati e stretti a Gesù.

P: In secondo luogo perché inquadrare così da vicino, in primo piano? E non con la classica inquadratura panoramica a cui solitamente siamo abituati?

L’inquadratura esclusiva su Gesù ha lo scopo di far sì che colui che si trova dietro lo schermo possa riuscire a sentirLo come presente nella sua stanza. La classica inquadratura panoramica, a cui siamo abituati, tende a mostrare Gesù Eucarestia da lontano e io, personalmente, non riesco a goderne appieno. Amo adorare a distanza ravvicinata Gesù, sentire quasi il Suo cuore che palpita! È questo ho cercato di portare anche ai miei fratelli: focalizzare i loro occhi e il loro cuore solo sull’Eucarestia, così da poter far nascere una profonda intimità con Gesù. Forse proprio quella nostalgia di cui parli tu…

Foto di Pexels da Pixabay 

P: Inoltre, vorrei chiederti, qual è la tua personale esperienza con l’Adorazione eucaristica e perché hai scelto un orario – direi insolito sempre rispetto alle nostre abitudini – per proporla?

Per quanto riguarda la mia esperienza con l’Adorazione eucaristica potrei anche solo dirti che il mio “nome spirituale”, che ho scelto in religione, è Suor Maria di Gesù Eucarestia e della Madonna del Rosario! È qui sintetizzato tutto il mio programma di vita spirituale: ho sentito la chiamata alla vita religiosa dopo un pellegrinaggio Mariano e ne ho avuto la conferma in una particolare Adorazione notturna a cui ho partecipato successivamente. Fu davanti all’Eucarestia che compresi che al mondo non avevo bisogno di altro. Tutta la tristezza che avevo nel cuore, le domande e le attese, in quella notte trovarono un senso. Davanti a Gesù esposto ogni mia sete si era calmata e compresi che non potevo più vivere senza. Inoltre, l’istituto religioso di cui faccio parte, le Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, fondato dal Beato Francesco Maria Greco e dalla serva di Dio Madre Teresa de Vincenti, è nato dall’Eucarestia! Il Beato fondatore annota nei suoi diari di essere davanti a Gesù Eucarestia quasi ogni notte. Lui stesso disse alle Piccole Operaie:

«L’Eucaristia è per la Piccola Operaia il centro di tutta la preghiera, essendo il più grande dono del Cuore di Cristo, oggetto dell’ adorazione quotidiana e alimento dell’ anima».

Tutto ciò che mi riguarda, ogni progetto e ogni paura, ogni tentazione e ogni decisione, è da me valutata insieme a Gesù Eucarestia, l’unica fonte di pace e amore per ogni anima.

Mi chiedi, inoltre, dell’orario. L’ho scelto innanzitutto perché è tipico della mia vita adorare a quell’ora, la sera si ha il bisogno di stare in intimità con chi si ama, di ristorarsi dalle fatiche del giorno, di chiedere perdono per tutte le mancanze di amore della giornata, inoltre è proprio la sera che lo sconforto, nei tempi di prova come quello che viviamo, bussa più forte. A mio avviso quell’orario è perfetto per molte persone: i giovani ne trovano giovamento perché hanno concluso la giornata lavorativa, le madri perché i piccoli dormono, i padri perché non sono disturbati da nessuno. Il silenzio della notte, il silenzio dei telefoni e dei richiami continui del mondo aiutano tantissimo nella preghiera d’incontro.

Foto di Kalpesh Patel da Pexels

A questo punto, caro Paride, colgo l’occasione per invitare tutti i cuori che si sentissero attratti da Gesù Eucarestia a stare con noi ogni lunedi, giovedi e sabato notte (al momento fino al 4 maggio), per adorare Gesù e invocare una nuova Pentecoste su ogni cuore e sul mondo intero.

Al momento siamo in diretta dal contatto Facebook: Mariella Romano, dalle 22.00 fino alle 22.45 con annessa recita della Compieta ma invitiamo tutti ad iscriversi al nostro canale youTube : Piccola Operaia dei Sacri Cuori Adoratori 3.0 al seguente link:

https://www.youtube.com/channel/UC2AvNpIwDKw8rA2KkvO7_Xg?view_as=subscriber

per poter, al più presto, essere raggiungibili anche da lì.

Grazie!

Per chi volesse conoscere altre storie come queste, sono qui: Santi nascosti

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