È per questo che sono poveri, e lo diventeranno ancor di più alla morte del padre.
Catalina parte verso le terre toledane per chiedere aiuto ai familiari di Gonzalo: va a Torrijos, ma senza esito; prosegue fino a Gálvez, dove il medico del paese accoglie Francesco. Catalina ritorna a Fontiveros con Giovanni. Dopo un anno va a Gálvez e ritorna a casa con Francesco e Giovanni perché le cose non erano andate bene. Si trasferiscono ad Arevalo, ma ritornano probabilmente a Fontiveros per partire verso Medina del Campo. Data la povertà, Catalina può far entrare il piccolo Giovanni nel Collegio della Dottrina. Viene anche ammesso come infermiere nell’Ospedale della Concezione o “de las Bubas” (dei tumori), ed è pure alunno esterno del Collegio dei Gesuiti dal 1559 al 1563.
Nel 1563 entra nell’Ordine del Carmelo di Sant’Anna a Medina come novizio e professa l’anno seguente. Subito passa a studiare nell’Università di Salamanca: tre anni di filosofia come alunno ordinario e uno di teologia (1567-1568). Quest’ultimo, dopo l’incontro con Santa Teresa a Medina durante le vacanze del 1567.