Orsù, dunque, uomo, sfuggi un poco alle tue occupazioni, sottraiti discreto ai tuoi tumultuosi pensieri, allontana le tue pesanti preoccupazioni e metti da parte le tue faticose dispersioni.

Renditi per un poco disponibile a Dio e riposati un po’ in lui. “Entra nella stanza” della tua mente, lascia fuori ogni cosa tranne Dio e ciò che ti giovi a cercarlo, e “chiusa la porta” cercalo.

Di’ ora, o “mio cuore”, tutto intero, dì ora a Dio: “Cerco il tuo volto Signore; il tuo, Signore, Io ricerco“.

Anselmo d’Aosta, Proslogion.

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