Chi te lo fa fare? è una meditazione a partire dal Vangelo di Matteo, al capitolo sesto.

E’ uno di quei ritornelli esistenziali che accompagna le giornate di ognuno di noi, in qualsiasi campo, in qualsiasi attività o servizio arriva sempre qualcuno che ti dice, a volte con tanto di gestualità: “Chi te lo fa fare?”. Poi c’è chi risponde, chi si arrabbia, chi tace, qualcun’altro che acconsente, però la provocazione, se presa sul serio, può essere interessante ed illuminante. 

E’ un interrogativo al fondo di ogni nostra azione, scelta, presa di posizione: “per chi lo facciamo?”. Non a caso la pericope odierna del Vangelo ce lo pone con altri termini: sotto quale sguardo ci poniamo? 

Chiedersi questo ha un’importanza radicale non tanto per i motivi morali che ne conseguono ma sopratutto per quelli esistenziali, se compio una qualsivoglia azione per attirare o essere sotto lo sguardo di qualcuno, diventerò, piano piano, dipendente da quello sguardo, tanto che per essere al centro di questa particolare attenzione noi modificheremo le nostre azioni e decisioni. 

Se prego, se faccio l’elemosina, se digiuno, se compio un’opera di carità, oppure compio qualcosa di non proprio buono, lo compio per ricevere l’applauso di qualcuno, forse la ricompensa arriverà e vivrò un momento di gloria, ma se quell’applauso non giungerà, rimarrò convinto della mia azione? O sarò pronto a barattare la mia azione per quell’applauso? 

Lo sguardo altrui può essere tiranno in alcuni casi, in altri liberamente, quindi ogni volta che compiamo un’azione, poniamocela la domanda per chi la facciamo, forse l’esito non muterà ma il nostro cuore prenderà consapevolezza di ciò che vive e sceglie e andando a fondo, potrai giungere a chiederti come invita Papa Francesco nella Christus Vivit: «Tu puoi domandarti chi sei tu e fare tutta una vita cercando chi sei tu. Ma domandati: “Per chi sono io?Tu sei per Dio, senza dubbio. Ma Lui ha voluto che tu sia anche per gli altri, e ha posto in te molte qualità, inclinazioni, doni e carismi che non sono per te, ma per gli altri» (CV 286).

Altre meditazioni sulla Parola di Dio sono presenti nella rubrica Lievito nella pasta.

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