Non v’è alcun dubbio, vi è una parola al centro della Parola di Dio odierna, che è più di una parola, è un’azione, è una relazione: è la preghiera. E proprio perché la preghiera, e non le preghiere, è qualcosa di così viscerale, così intimo, così radicale ed abissale, di fronte alla preghiera altrui si può solo ascoltare e stasera ascoltiamo la preghiera di un uomo che ha tanto pregato Dietrich Bonhoeffer, una preghiera che mi ha suscitato questo titolo così inusuale: Dio delle bassezze.

“Dio non si vergogna
della miseria dell’uomo,
vi entra dentro,
sceglie una creatura umana come suo strumento
e compie meraviglie
lì dove uno meno se le aspetta. Dio è vicino alla bassezza,
ama ciò che è perduto,
ciò che non è
considerato,
l’insignificante,
ciò che è emarginato,
debole e affranto;
dove gli uomini dicono ‘perduto’,
lì Egli dice ‘salvato’;
dove gli uomini dicono ‘no!’,
li Egli dice ‘si’!
Dove gli uomini distolgono
con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo,
lì Egli posa il Suo sguardo
pieno di un amore ardente incomparabile.[…]
Dove nella nostra vita
siamo finiti in una situazione
in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio,
dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi,
dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita,
lì Egli vuole irrompere
nella nostra vita,
lì ci fa sentire il Suo approssimarsi,
affinché comprendiamo
il miracolo, del Suo amore,
della Sua vicinanza
e della Sua Grazia”.

(Bonhoeffer Dietrich)

Il testo del componimento lo potete trovare qui: Dio-non-si-vergogna-della-bassezza-delluomo/

Chi vuole conoscere qualcosa di più del nostro blog, può cliccare qui: https://www.legraindeble.it/

Condividi questa pagina!