Proseguiamo la riscoperta degli appunti sulla preghiera (qui il link all’articolo precedente), addentrandoci nelle domande: dove sono? Come sto? La preghiera è come un geolocalizzatore, un GPS dell’anima che ci dice dove siamo, quale strada stiamo percorrendo e quali strade possiamo percorrere per giungere a destinazione… senza mai vedere la mappa! Impostiamo la navigazione e ascoltando le indicazioni, svolta dopo svolta, giorno dopo giorno, fidandoci del nostro navigatore “ben tarato” possiamo procedere verso la meta.

Per poter navigare, però, è necessario avere informazioni sulla nostra posizione, il nostro punto di partenza. Il punto di partenza è: come mi pongo oggi nel mio rapporto con il Signore? Ecco tre modi per entrare in relazione con Lui, a partire da quello che stiamo vivendo.

Pregare con il corpo

Il mio stato di preghiera è una posizione del corpo. È tutta la persona che prega, non solo la parte spirituale, ma viene coinvolta tutta la persona: affetti, emozioni, la mente, il corpo, la volontà, il cuore. “Tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo” (1 Ts 5,23). Il corpo è parola e silenzio; può anche essere rumore, disturbo, chiasso, ma questo non deve turbarci, accettiamolo con semplicità e cerchiamo di fare silenzio per quanto è possibile.

Quale atteggiamento del corpo assumerei per esprimere la mia preghiera? Possiamo provare, in un momento segreto di preghiera, ad esprimere con il corpo la profondità dei nostri desideri: in ginocchio? A braccia aperte? In piedi? A terra? Quale posizione favorisce la preghiera ed aiuta a fare silenzio? Anche il digiuno è espressione di una preghiera del corpo.

Pregare con un grido del cuore

Se dovessi gridare ed esprimere con una invocazione ciò che di più profondo abita nel mio cuore, come lo esprimerei? Lasciamolo venire alla luce: Signore pietà; Signore, non ne posso più, Signore ti ringrazio; Signore vieni in mio aiuto.

Come ha pregato Gesù? “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra”, “L’anima mia è triste fino alla morte”. Non c’è nessuna gioia né afflizione profondamente umana che Gesù non abbia sperimentato su di sé.

La preghiera non è un esercizio che deve venire bene, ma sono io oggi, nella mia verità, che entro in relazione con Dio, il mio Dio. Fare verità in sé stessi, come il pubblicano al tempio, è aprire il proprio cuore a Colui che questo cuore lo ha creato, e ne conosce i più intimi movimenti, le ragioni più nascoste, spesso oscure a noi stessi. Non abbiamo paura di fare verità e gettare luce in noi stessi, perché il nostro Dio è misericordia e non ci condanna, ma vuole che ognuno sia salvo e possa camminare nella verità e nell’amore.

Pregare con la Scrittura

Un altro punto di partenza è esprimere con un versetto della Bibbia quello che sento profondamente, quello che desidero, temo: in quale scena del Vangelo o in quale personaggio mi posso rispecchiare? “Che io riabbia la vista” (il cieco), “Questo linguaggio è duro, ma da chi andremo?” (Pietro), “Se tu vuoi, puoi purificarmi” (il lebbroso), “Di te ha sete l’anima mia” (salmo), “se scendo negli inferi eccoti”(salmo), “scrutami e conosci il mio cuore”(salmo).

È importante non solo parlare ed esprimere, ma anche saper fare silenzio, essere docili all’ascolto, lasciarsi educare, non trarre noi le nostre conclusioni ma lasciare che sia la Scrittura a parlare alla nostra vita. Noi arriviamo fino a un certo punto, mentre è il Vangelo, che parla al nostro cuore e lo illumina con “la buona notizia” che Dio ci ama e non si dimentica di noi.

Solo facendo chiarezza sul nostro punto di partenza possiamo partire per un cammino, in un autentico dialogo con Dio. Come potremmo seguire il navigatore senza accendere il GPS per conoscere la nostra posizione?

Voglio mettere in pratica questi piccoli esercizi, per scoprire la verità in me stessa per riprendere e approfondire la relazione con Dio: la preghiera del mio corpo, la preghiera del mio cuore, la preghiera con la Scrittura. Non sempre troverò in me cose piacevoli, ma ogni passo compiuto nella verità porta chiarezza ed è un bene, perché io possa crescere.

Buona preghiera
Vostra sorella “Si naturale”

Qui il link al prossimo articolo sulla preghiera: https://www.legraindeble.it/entrare-nella-preghiera-il-silenzio/

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