“Faccia a faccia” è una piccola riflessione su una grande donna del nostro tempo: Madre Anna Maria Canopi.

Destarsi alle 3 e mezza del mattino, un’ora prima della sveglia fissata per il resto del Monastero, giungere in cappella e lì continuare quel dialogo ininterrotto che prosegue da anni, con questo gesto da autentica innamorata mi piace ricordare un donna di Dio che stamattina è tornata alla Casa del Padre.

Me ne parlò un amico frate, amante della preghiera e del silenzio, mi disse che esisteva un trasmissione “I passi del silenzio” ed una di queste puntate era dedicata a lei: Anna Maria Canòpi e all’abbazia da lei fondata: Mater Ecclesiae sull’Isola San Giulio. Appena ebbi un pò di tempo andai a vedere questo video e da lì non ho più potuto fare a meno di quegli occhi, di quello sguardo che mi raccontavano di un Dio che ti arde dentro tanto è il suo amore. Una monaca che ti raccontava, senza parole, di un “al di là” del velo del visibile. Una donna che come descrive bene l’articolo odierno dell’Avvenire (https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/morta-madre-anna-maria-canopi) emetteva luce anche nascondendosi.

Scrivo queste poche righe solo per dire “grazie” a chi ha saputo incarnare con gioia il suo essere “figlia” ed anche madre oltre che sorella, chi volesse altre notizie sulla sua vita basta cercare e ne troverà in maniera abbondante ed approfondita, io stasera vi lascio con una sua frase che mi è stata utile in alcuni momenti di “passaggio”.

Grazie Madre, ora potrà finalmente contemplare faccia a faccia Colui verso cui il suo cuore ha sempre anelato ardentemente.

<<Corde tacito mens bene conscia conservat patientiam...>>

(da un inno per i martiri)

“Il silenzio diventa forza 

per portare la prova.

Il lamentarsi, il discutere,

il parlare delle difficoltà

fa invece diminuire le forze.

Di fronte alle prove personali,

prima di ribellarsi,

prima di ragionare sulla situazione,

bisogna mettersi in silenzio, 

attendere umilmente

che Dio ci manifesti il suo disegno,

credendo di essere sempre e ancor più

nelle sue mani.”

Altre riflessioni sui temi di spiritualità, le potete trovare qui: Le grain de Blè.

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