«Se volete cambiare la vostra vita e magari il mondo… cominciate col rifarvi il letto!». Sono le parole dell’ammiraglio statunitense William H. McRaven, pronunciate per la prima volta durante il suo discorso ai laureandi dell’Università del Texas il 17 maggio 2014 e poi riprese in un libro, Fatti il letto. Piccole cose che cambieranno la tua vita… e forse il mondo, bestseller mondiale in 24 lingue.

Il volume, edito in Italia da Piemme, è diviso in dieci capitoli per altrettante regole pratiche che l’autore ha appreso negli anni del suo addestramento da Navy Seal, cioè membro delle forze speciali della marina militare degli Usa. Si tratta di veri e propri principi ascetici e di crescita spirituale, tra cui spicca l’invito semplice e per certi versi banale a rifarsi il letto tutte le mattine.

Apparentemente, specie per un soldato, quest’azione non racchiude in sé nulla di eroico. Tutt’altro:
se non sapessimo da chi proviene, la scambieremmo per l’esortazione di una madre a un figlio non
troppo zelante, o al massimo per la suggestione didascalica di un’esperta di riordino.
Eppure è proprio lui, un virile uomo in divisa, ad assicurarci che «la semplice azione di rifarsi il
letto può offrire lo slancio necessario a iniziare la giornata […] nel modo giusto
».


Sarà che “virile” e “virtuoso” hanno la stessa radice (vir, “uomo” [forte]), e che la divisa di cui si
parla non è altro che la virtù stessa, intesa come l’“abito” di aristotelica memoria che indossiamo
abitualmente e che corrisponde al nostro modo di essere attuale, o – meglio ancora – abituale.
Da buon soldato, McRaven ha fatto dell’ordine e della disciplina una costante; un’abitudine. È
questa, prima ancora di quella materiale, la vera divisa del combattente, che durante la sua
formazione viene costantemente educato a prendere provvedimenti contro l’inattività, l’inettitudine
e la tentazione, in definitiva, di… tornare a letto.


Rifarsi il letto vuol dire contestualmente lasciare il pigiama per vestire l’uniforme. Due compiti
estremamente facili, ma già solo il fatto di portarli a termine ci restituisce tutto un altro assetto
mentale per cui anche le cose difficili, in seguito, appariranno facili. Provare per credere.

Rossella Pastore (Ig: @postlitteram)

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