Finalmente dopo due articoli introduttivi entriamo nel vivo del Sacramento della Riconciliazione, anzi per essere più precise nell’immediate vicinanze di esso rispettivamente l’ascolto della Parola di Dio e l’esame di coscienza.

Molti – se non tutti – conoscono la pratica dell’esame di coscienza, ma immagino pochi sanno o sono stati educati all’ascolto della Parola di Dio. Tale ascolto può precedere la Confessione o essere all’interno della stessa; purtroppo per motivi vari, come la fretta o la scarsa formazione, la proclamazione della Parola di Dio viene omessa nel rito della Riconciliazione quindi per ovviare a tale mancanza agiamo d’anticipo e ci poniamo noi in comunione con la Parola viva di Dio.

Come porsi in ascolto della parola?

Le “regole” dell’ascolto sono sempre le stesse: trovare un luogo e un tempo tranquillo, evitare distrazioni soprattutto tecnologiche, avere pazienza, rendersi conto che è un momento sacro ed intimo e poi iniziare a leggere la Bibbia.

Tutta la Bibbia va bene, ma ci sono alcuni passi particolarmente consigliati proprio nella preparazione al Sacramento della Riconciliazione, ne elenco alcuni: Deuteronio 5, 6 – 21; Deuteronomio 6, 4 – 6; Isaia 1, 16 – 18; Ezechiele 11, 19 – 20; Matteo 5, 1 – 12; Matteo 6, 14 – 15; Matteo 22, 35 – 40; Luca 15, 17; Giovanni 13, 34 – 45; Giovanni 15, 10 – 13; Giovanni 20, 19 – 23; Lettera ai Romani 5, 8 – 9; Lettera ai Colossesi 3, 8 – 17.

Ovviamente non occorre leggerli tutti, uno solo ma in profondità, senza fretta.

https://pixabay.com/it/photos/occhiali-libro-telefono-cellulare-1052023/

A cosa serve?

Uno potrebbe chiedersi: “a che serve questa lettura?

E’ una domanda utile ed intelligente, infatti spesso immaginiamo la Confessione, ma anche la vita spirituale e di preghiera, come un monologo: io che parlo e dall’altra parte uno che ascolta. In realtà il Sacramento della Riconciliazione – come si intuisce dalla parole stessa – è un’azione tra due persone cioè tra Dio, che partecipa per mezzo del suo ministro, il sacerdote e noi.

Le lettura, o meglio l’ascolto, della Parola di Dio è uno dei primi passi per entrare in questa relazione dialogante, per evitare il solito rischio di un soliloquio tra me e me.

Rimanete in ascolto, alla prossima!

Foto di Andrew Martin da Pixabay

Shaqued

Condividi questa pagina!