Proprio alle porte della Solennità di Pentecoste, vogliamo presentarvi la riflessione teologica di Basilio di Cesarea sullo Spirito Santo.

La vita di Basilio di Cesarea

Basilio nacque nel 329 a Cesarea, capitale della Cappadocia, «non solo da genitori cristiani, ma in una famiglia di santi, a cominciare dalla nonna, santa Macrina, discepola di san Gregorio Taumaturgo; per finire ai due fratelli, Gregorio, vescovo di Nissa, e Pietro, vescovo di Sebaste» (L. Dattrino – Lineamenti di Patrologia, 162).

Nel 370 divenne vescovo di Cesarea, incarico che durò nove anni (che furono pieni di attività pastorali).

Basilio di Cesarea

La diatriba con Eustazio

Dopo molti tentativi operati per ricondurre all’ortodossia il vecchio amico Eustazio di Sebaste. Quest’ultimo, dopo una breve riconciliazione, riprese il suo atteggiamento fino a farsi capo dei “Pneumatomachi”, che ritenevano lo Spirito Santo una creatura di Dio e non consustanziale al Padre e al Figlio.

Così ammettendo, è chiaro, lo Spirito Santo non poteva considerarsi nella Trinità.


De Spirictu Santo (Sullo Spirito Santo)

Fu allora che Basilio compose l’opera De Spiritu Sancto, per affermare appunto la piena divinità dello Spirito Santo. Esso infatti è Colui che rinnova costantemente e santifica la Chiesa «per la quale il Cristo è morto e sulla quale ha effuso abbondante il suo Spirito» (De Iudicio, PG 31, 653b).

Lo Spirito Santo è un dono d’amore effuso in noi dal Padre e dal Figlio, e lui stesso si dona a noi perché tale dono scaturisce da una comunione di volontà e operazione delle tre Persone divine. Ed è proprio questo che Basilio volle anche dimostrare.

Lo Spirito Santo a Pentecoste costituì la Chiesa in potenza per permetterle di aprirsi alla missione nel mondo, e tutti i battezzati adempiono a questa chiamata.

Lo Spirito Santo e la nostra vita.

Basilio sottolineò fortemente l’azione della terza persona divina in coloro che l’accolgono: «per mezzo dello Spirito, i cuori s’innalzano, i deboli sono condotti per mano, i progredenti diventano perfetti. Egli illumina coloro che si sono purificati e, comunicandosi loro, li rende spirituali» (De Spiritu Sancto 9,23).

Basilio ci testimonia e al contempo ci esorta ad accogliere lo Spirito Santo nella nostra vita. Lui che prega in noi, «intercede per i santi secondo i disegni di Dio» (Rm 8,27). Egli, effuso in noi dal soffio di Cristo morente sulla Croce, e a Pentecoste come ulteriore conferma della Risurrezione del Figlio, ci dona di vivere nella compartecipazione della Trinità.

Davide

Potete trovare altri articoli sui Padri della Chiesa, nella rubrica La voce dei Padri sul nostro blog: https://www.legraindeble.it/

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