Svelo un segreto, ho la passione per le piante e le pianticelle. È davvero un esperienza spirituale prendersi cura delle piante. Questo per iniziare proprio così la lettura del Vangelo di oggi, con un attenzione al seme, la parte più piccola e non visibile della pianta. Il nostro errore comune è guardare i frutti o i fiori delle piante, perdendo di vista l’inizio, il seme. Oggi Gesù ci dice che se il seme non muore non può portare frutto, che nella nostra vita è scegliere di morire noi per far vivere gli altri, per farli emergere. Ognuno ha una sua debolezza, una sua erba infestante che non lascia posto per far crescere la pianta, ma quando la estirpiamo, quando facciamo un passo indietro, riusciremo davvero a lasciare lo spazio di incontro tra noi e l’altro. Iniziamo a morire un po’, tutti i giorni, e vedremo come fioriremo. Perché non saremo più noi a decidere, ma sarà la grazia di Dio ad operare.