nella guerra degli anni

Is 25,6-10

In quel giorno,
preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

Nella guerra degli anni

Sei venuto nella guerra degli anni,

quando eserciti e sbarramenti

insidiavano il monte sacro,

quando nel vortice di ogni convinzione

i giorni consumavano la lotta.

Lacrime prive di sorgente

aumentavano il torrente

della frustrazione e il cielo

sopra le nubi accerchiava di nebbie l’assedio.

Nella battaglia sembrava che dovesse

vincere la morte e il buio

della notte illuminava nel chiarore

lunare solo spade avvelenate.

Ma sopra il monte sacro del cuore,

innervato fino alle fondamenta

nella sete d’amore della terra,

sei venuto, Eternità degli anni,

a chiamare per nome le ferite,

a fasciare i colpi della spada

e vincere la morte scuotendo

il velo della colpa.

E sopra il monte sacro del cuore

spezzato di fatiche

nelle tue fatiche rinasce

l’alba e il sole a illuminare

il Nome e il Volto della vita

che non tarda, nella guerra

degli anni.

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