Pantaleone Palma nasce a Ceglie Messapica (Br) il 15 aprile 1875, in una famiglia benestante. Venne ordinato sacerdote nel 1899 e subito gli venne affidato l’incarico di insegnante presso il seminario. Si laureò, poi, in Lettere e Filosofia presso la prestigiosa università di Messina, entrando in contatto con Padre Annibale Maria Di Francia (futuro santo) che gli offrì ospitalità come inquilino-studente.

Quest’ultimo aveva fondato proprio a Messina le Congregazioni delle Figlie del Divino Zelo e dei Rogazionisti del Cuore di Gesù come risposta al degrado sociale e morale del quartiere Avignone, il più misero e disagiato di Messina. Qui le suore di Padre Annibale accoglievano orfani, insegnando loro un mestiere e prendendosi cura dei più fragili.

Tra don Pantaleone e Padre Annibale scattò una perfetta intesa e una sorprendente affinità, che portarono il prete pugliese a scegliere Padre Annibale come confessore abituale e sua guida spirituale. Dal canto suo Padre Annibale iniziò ad affidare a don Pantaleone i primi sempre più delicati incarichi delle sue Pie Opere, portandolo a riporre nel Palma una cieca fiducia; e in don Palma crebbe, giorno dopo giorno, la stima e l’affetto per il prete messinese. Don Pantaleone entrò con tutto se stesso in quella pia opera e vi si dedicò totalmente mettendo a servizio di molti le sue numerose doti.

Nel 1908 un terremoto distrusse Messina. Quel tragico evento mise in luce la carità e l’intraprendenza di don Pantaleone Palma, tanto da far dire al Di Francia che «meriterebbe numerose medaglie d’oro al valor civile per il coraggio dimostrato e un Paradiso sarebbe poco per l’eroica carità esercitata». A motivo del terremoto Padre Annibale trasferì la propria Opera ad Oria (Br) in Puglia. Anche in terra pugliese fu accompagnato da don Pantaleone il quale malgrado la salute fragile non si risparmiò e mai si tirò indietro: predicava, confessava, celebrava, sollecitava alla carità, prodigandosi in modo indefesso per gli ultimi e i poveri.

Il calvario di Padre Pantaleone

Padre Annibale Maria Di Francia morì nel 1927, lasciando don Pantaleone erede universale di tutta la sua Opera e di tutti i suoi beni. Il 1 febbraio 1929 contro don Pantaleone venne sollecitata un’inchiesta presso la Congregazione dei Religiosi. Negli anni seguenti si susseguirono accuse, a volte anche anonime, altre volte ritrattate. Nel 1932 il S. Ufficio lo sospese da tutte le cariche e lo dimise dallo stato clericale. Gli venne, poi, fatto divieto di celebrar messa e venne disposta la sua segregazione nel convento passionista della Scala Santa in Roma.

Nel luglio del 1933 lo stesso S. Ufficio emise la sentenza di condanna. Il 6 agosto 1935 papa Pio XI gli concesse di tornare a celebrare in modo privato la Messa, ma settimane dopo (il 2 settembre) don Pantaleone muore, concludendo – così – il suo calvario.

La sua carità, la sua devozione e la sua innocenza non passarono inosservate neppure agli occhi dei frati passionisti che più volte si espressero a suo favore. Padre Pantaleone Palma fu un uomo dalla tempra forte, che camminò nella giustizia e nella verità sempre da innamorato sia dell’Opera sgorgata dal cuore di Sant’Annibale che della Chiesa tutta.

Padre Pantaleone Palma è l’esempio di come, purtroppo, ancora oggi, il potere delle chiacchiere – come direbbe Papa Francesco – della gelosia e dell’invidia sembrano aver sempre la meglio. Sul suo conto si sono sbagliati: dando credito a fin troppe scontate calunnie, senza prendersi la briga di approfondire quelle accuse e ascoltare le sue difese. Pantaleone Palma ha accettato tutto con eroica fedeltà alla Croce. Oggi, anche per questo, si parla di farlo santo. Per il suo silenzio e per la sua totale accettazione. Santo: perché sia un sostegno, una luce, una carezza, per tutti quei preti, seminaristi e laici la cui vita, senza volerlo, è stata sporcata dalla diabolica “macchina del fango”. Dal chiacchierare inutile!

Andrea Maniglia

Per approfondimenti:

G. Passarelli, Padre Pantaleone Palma, Ed. Velar (collana Granelli di senape), 2012;

G. Passarelli, Padre Pantaleone Palma, Ed. Velar (collana Messaggeri d’amore), 2022;

G. Passarelli, P. Pantaleone Palma dei Rogazionisti, Biografia documentata 1875-1935, 2 vol., Ed. Rogate, 2022.

Ps. Per chi volesse conoscere meglio questi ‘santi nascosti’, vi rimando al link della nostra rubrica.

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