Abbiamo iniziato a parlare, in un precedente articolo, di Sandra Sabattini: la prima beata fidanzata. L’amore tra lei e Guido, però, non c’entrava nulla col detto “due cuori e una capanna”, ma era più vicino all’idea che l’amore non si chiude stesso. La coppia è chiamata ad uscire, unita, a servire Cristo.

Questi due giovani non si guardavano solamente l’un l’altra, guardavano insieme nella stessa direzione: il Vangelo.

Sandra aveva una profonda vita di preghiera e stimolava anche il suo fidanzato a curare questo aspetto prezioso dell’esistenza. Invitava Guido a pregare insieme e spendevano gran parte del loro tempo libero al servizio dei poveri.

Sandra era una ragazza solare, divertente, volenterosa e si batteva per la giustizia sociale. È stata anche avvistata in dei pacifici cortei, per difendere i principi in cui credeva.

Al primo posto, nelle sue priorità, però, c’era Gesù, che lei riconosceva e venerava come “vivo”. Diceva, infatti: “Molti si incontrano con le idee di Gesù, con la filosofia cristiana, ma non con Gesù”.

Sua è anche la frase: “Se non prego almeno un’ora al giorno, nemmeno mi ricordo che sono cristiana”, ad indicare la necessità di mantenere un contatto vitale con Cristo.

Spesso si sentiva incoerente, perché a parole professava il Vangelo, ma poi nei fatti cadeva nel peccato. Ecco, allora, che dopo ogni caduta tornava a Dio, per chiedere perdono e ricominciare daccapo. Santi non si nasce, sembra dirci Sandra. La santità è al contempo un dono da accogliere e un cammino da compiere, non senza difficoltà.

E non è mai tardi per cominciare. “Se vuoi seguire Cristo, – diceva – devi deciderti subito!”

Aveva capito che Gesù oggi vive nel mondo grazie a noi.

La figura di Sandra mi ha colpito al punto che ho deciso di inserirla in un romanzo, “Amando scoprirai la tua strada | Casa Editrice Mimep Docete” (Mimep Docete, 2021).

Al centro della storia la vicenda di Carolina, che, alla soglia dei trent’anni, scopre il tradimento del compagno. Lei aveva investito tutto in quella relazione: come vincere quella delusione? Come credere che l’amore non sia solo una menzogna?

Tornata a vivere da sua madre, separata dal padre, la ragazza vive un periodo difficilissimo, caratterizzato da noi, apatia, sfiducia. Un giorno, però, sui social, scopre che sta tornando dall’Africa Veronica, un’amica di infanzia di Carolina. Sarà Veronica, convertita grazie alla figura di Sandra Sabattini, ad offrire alla protagonista una prospettiva nuova. Carolina scoprirà che la bellezza della vita dipende solo ed unicamente da quanto siamo in grado di amare. È proprio quando iniziamo ad amare, infatti, diceva Sandra, che scopriamo la nostra strada.

Per leggere la prima parte: Sandra Sabattini: felicità è donare la vita, non tenerla per sè – Le grain de blé (legraindeble.it)

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