Non è un caso se proprio nella lettera ai Corinzi, l’apostolo Paolo insista così tanto sulla necessità della comunione con il Signore Gesù e tra i fratelli nella fede. Conosciamo quante divisioni, quante fratture e disordini abitavano in quella città, anche tra coloro che avevano ricevuto lo stesso battesimo, professavano l’unica fede e appartenevano all’unica Chiesa.

A questo scopo egli utilizza l’immagine del corpo, che affonda le sue radici sia nella filosofia stoica che nella mentalità ebraica, ma che Paolo fa suo in modo inedito. Partecipare al calice e al pane dell’Eucaristia, momento in cui tutti i fratelli sono riuniti insieme, significa partecipare al Sangue di Cristo versato in espiazione dei peccati e al suo Corpo dato alla morte per noi. Proprio come c’è un solo pane nel Sacramento, così quelli che partecipano dell’unico pane costituiscono un corpo solo (cf. 1Cor 10,7). Da qui ne consegue l’impegno a sentirsi parte dell’unico corpo di Cristo, sue membra (cf. 1Cor 12,27); è questo il fondamento per vivere rapporti di vera comunione tra di noi.

Solo se siamo uniti a Cristo e in-corporati a Lui, possiamo essere uniti nello stesso corpo e vincere ogni tentazione alla discordia e alla divisione. Un solo pane, un colo corpo.

Don Fabio Villani

Per chi volesse leggere la Lettera ai Corinzi

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