Ci avviamo verso il Natale con un compagno di viaggio notevole, il Profeta Isaia, il quale con i suoi scritti ci aiuterà – per un tratto di questo Avvento – a compiere ogni giorni un passo verso l’ascolto del Volto di Dio.
Non vi sarà bisogno di alcun commento, solo lettura, ascolto e meditazione.
Dal libro del profeta Isaìa, capitolo 4,2-6
In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d’Israele. Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.
Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera e contro la pioggia.