Verso Natale con Isaia è una serie di passi, appunto verso il Natale, che ci accompagneranno in questo Avvento, le altre meditazioni le potete trovare nel nostro blog: www.legraindeble.it

Dal libro del profeta Isaìa, capitolo 29, 17-24

Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.

Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
“D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione”».

Il profeta Isaia è l’autore più noto e il più citato nel Nuovo Testamento. Durante l’avvento la liturgia medita molti oracoli suoi. Nel medio Evo viene chiamato il quinto Vangelo. Nato nel 765 a.C. Isaia vive in un periodo di forti tensioni politiche durante le quali Israele è sotto la minaccia di un’invasione assira. La politica del profeta si scontra con quella ufficiale della corte. Nella prima parte del suo libro (cap. 1-39) prevalgono il giudizio e l’annuncio del castigo. Per il profeta, la salvezza di Giuda non può venire né dall’Assiria né dall’Egitto, ma da Yhwh che ha scelto Gerusalemme ed è legato alla casa di Davide (Is 7-8). L’unica possibilità di salvezza viene dalla fede (Is 7, 9). Isaia espone alcuni oracoli messianici importanti: un castigo drammatico sta per incombere sul popolo. Quando non c’è più alcuna speranza di evitarlo, ecco giungere all’improvviso la salvezza, che supera ogni attesa. L’intervento divino si congiunge alla nascita di un fanciullo che ha per nome “Emmanuele”, “Dio con noi”. 

https://www.osservatoreromano.va/it/news/2021-11/quo-271/dio-e-fedele-alla-sua-parola.html

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