In questo brano, si esplora la profonda connessione di Paolo, l’apostolo del Vangelo, con le comunità a cui indirizza le sue lettere. La vicinanza che Paolo instaura è caratterizzata da un’appassionata fraternità, colma di sentimenti di amicizia, incoraggiamento e cura reciproca.

Una vicinanza appassionata, stretta, piena di sentimenti di fraternità e amicizia, che sa incoraggiare davanti alle difficoltà e curare le ferite. Ma anche una fermezza responsabile, autorevole, come si addice ad un apostolo del Vangelo, chiamato ad annunciare la parola del Signore e difenderla da ogni possibile fraintendimento. È con queste caratteristiche, con amicizia e fraternità, che Paolo stabilisce un contatto stretto con ogni comunità a cui è destinata ciascuna delle sue lettere. Una fitta trama di relazioni che stanno dentro quel rapporto nato in occasione dell’evangelizzazione orale e continuato tramite le parole scritte, per continuare ad essere vicino a coloro che ormai sono fisicamente lontani.

Come una madre

Come una madre, l’Apostolo si prende cura di coloro che ha generato nella fede, desiderando dare non solo un insegnamento, ma la sua propria stessa vita (cf. 1Ts 2,7-8 https://www.laparola.net/testo.php?riferimento=1Ts+2%2C7-12&versioni[]=C.E.I.) e come fa un padre con i figli, li esorta e incoraggia a camminare sulla via del Vangelo (cf. 1Ts 2,11-12).

Il cuore di Cristo

Le caratteristiche materne e paterne di Paolo, così come risplendono in ogni riga dei suoi scritti, sono le stesse di Dio e di Cristo. Aveva ragione San Giovanni Crisostomo nel dire che “il cuore di Cristo era il cuore di Paolo”.

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