Sesto venerdì di Quaresima.

I Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio» (Gv 10,31-32)

Raccolsero delle pietre”. Dunque ormai ci siamo, Gesù. Stanno per metterti le mani addosso. La tua condanna è già scritta. E anche tu cominci a sentire addosso la paura, la tristezza. “L’anima mia è triste fino alla morte”, dirai tra poco. Di solito sono io che chiedo consolazione a te, che ti chiedo di non lasciarmi. Ora sei tu, invece, dolcissimo Gesù, che mi chiedi di non lasciarti solo, mentre la paura ti inonda il cuore…

Ti lapidiamo perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”. Invece, molto spesso, è il contrario quello che non riusciamo ad accettare: che tu, che sei Dio, ti sei fatto uomo. La verità è questa, al di là di tutte le professioni di fede che facciamo con la bocca: che non capiamo e accettiamo fino in fondo a quale bassezza ti sei ridotto; e che non capiamo e accettiamo fino in fondo a quale altezza ci hai portato.

Ora che la Quaresima sta finendo, siamo all’ultimo venerdì, ci aiuti tua madre – la tua bellissima mamma – col cuore trafitto da mille spade, a starti vicino mentre la paura e la tristezza ti stringono, e ad imparare fino in fondo che significa che tu, che sei Dio, ti sei fatto uomo.

Cuore a Cuore” di Luigi Testa.

Per chi, invece, avesse difficoltà con la cucina del venerdì: https://www.legraindeble.it/salvacena-di-quaresima-6/

Condividi questa pagina!