Insieme riprendiamo il percorso sospeso lo scorso luglio: l’occasione-fa-l apostolo-scrittore e con Paolo e in Paolo ci possiamo chiedere: qual è il ‘cuore‘ del Vangelo?

Come meta dei suoi viaggi missionari, Paolo sceglie luoghi strategici, tipo le regioni della Galazia, la piazza di Atene, la frequentatissima Corinto. Non si lascia scappare occasione, opportuna o inopportuna (cf. 2Tm 4,2) per annunciare il vangelo.

Non conosciamo il contenuto preciso della sua  predicazione, se non qualche canovaccio dei suoi discorsi presente soprattutto negli Atti. Sappiamo però con sicurezza che il cuore del suo annuncio è Gesù Cristo, morto e risorto per la nostra salvezza.

Non “discorsi persuasivi di sapienza” (1Cor 2,4), ma l’affermazione forte e chiara che Gesù è il Signore, che ci salva con la sua morte e ci dona la speranza di partecipare alla sua resurrezione, perché “se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede” (1Cor 15,4).


Paolo ci ricorda, quindi, che per essere cristiani, prima ancora di mettere in pratica una serie di comportamenti (alcuni dei quali sono comuni a tutti gli uomini onesti e sinceri), è necessaria una cosa sola: “Se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo” (Rm 10,9).

Don Fabio

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