La dinamica del Sacro è commento al vangelo della XXVIII Domenica del TO

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La costellazione di parole che il vangelo odierno offre porta in sé un movimento, più contagioso della lebbra. Descrive la dinamica del sacro. All’inizio dei versetti ci si accorge di una differenza fra il divino guaritore e l’umanità malata. Gesù εἰσερχομένου (eiserchomenou), «entra», si muove verso e dentro un villaggio. I lebbrosi che gli vengono incontro, invece, ἔστησαν πόρρωθεν (éstēsan pórrōthen), «si fermarono lontano», non raggiungono in prima persona Gesù, ma lasciano che la distanza sia abitata dalla loro voce di supplica.

Il Sommo Sacerdote

In questa distanza vive il primo movimento della fede: riconoscere la misericordia taumaturgica di Cristo. La staticità dei lebbrosi, nelle parole del Verbo, si fa movimento: Πορευθέντες ἐπιδείξατε ἑαυτοὺς τοῖς ἱερεῦσιν (Poreuthéntes epideíxate eautoùs toîs iereûsin), letteralmente «a marcia fatta, mostrate voi stessi ai sacerdoti». Al compimento della marcia, la realtà sacrale si rivela all’umanità guarita, in un cammino voluto dal sommo Sacerdote e che al sommo Sacerdote approda. RiconoscerLo vuol dire tornare indietro a compiere il secondo movimento, ripercorrere la storia della guarigione per prostrarsi davanti alla fonte della misericordia.

Elisabetta

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Vangelo (Lc 17, 11-19)

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce:

– Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!

Appena li vide, Gesù disse loro:

– Andate a presentarvi ai sacerdoti.

E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un samaritano. Ma Gesù osservò:

– Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?

E gli disse:

– Alzati e va’: la tua fede ti ha salvato!

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