L’estate che sta iniziando è il tempo opportuno per ritornare a stupirci del dono della creazione, quel mondo creato e voluto da Dio come il luogo nel quale l’uomo è posto a vivere in armonia, consapevole di abitare una “casa comune”, come dice papa Francesco.
San Paolo condivide il pensiero giudaico per cui la creazione, dopo il peccato originale, ha bisogno di un essere rinnovata, così come anche l’uomo stesso è in cammino verso un “uomo nuovo” che deve costruire ogni giorno.
Questa realtà futura è, però, qualcosa di già presente, perché: “se uno è in Cristo, è una creatura nuova” (2Cor 5,17). È proprio l’unione a Gesù Cristo e alla sua Pasqua che permette agli uomini di vivere nel mondo, realizzando quel rinnovamento che li riguarda personalmente, ma che si estende anche a tutto il mondo creato.
Ma come si realizza questa nuova creazione? Nel pensiero paolino, tutto scaturisce dal fatto che Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo e ha affidato alla sua Chiesa il ministero della riconciliazione (2Cor 5,18) perché, attraverso la predicazione del vangelo e la testimonianza della fede, il mondo si rinnovi.
Ciascuno di noi battezzati può, superando i conflitti e le fratture che ci dividono, contribuire a rendere il creato “nuovo”, più bello e più vivibile per tutti.
Don Fabio Villani
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